Sistemi di accumulo di grandi dimensioni: le possibilità future

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Finora il comparto che ha corso di più è quello dei sistemi di accumulo di taglia residenziale, che ha guadagnato negli anni importanti fette di mercato, anche perché per questa taglia l’offerta è sempre stata adeguata alla domanda.

Cosa dicono le statistiche sugli impianti di accumulo? Che al 30 giugno 2022 risultavano installati in Italia ben 122.279 sistemi di accumulo. La potenza complessiva è di 720 MW mentre la capacità massima è di 1.361 MWh

Il 99,9% dei sistemi di storage risulta abbinato a un impianto fotovoltaico, per la quasi totalità (97%) in installazioni di taglia residenziale. Più precisamente, la quasi totalità dei dispositivi (93%) è di taglia inferiore ai 20 kWh. 

Insomma, per le versioni dedicate all’industria e al commercio la strada è ancora tutta da costruire.

Quali sono le prospettive per il mercato del 2023?

Nel corso del 2023 la situazione potrebbe cambiare: non mancano infatti iniziative da parte dei produttori per ampliare le gamme di prodotti per l’accumulo con soluzioni per impianti di grossa taglia.

Case produttrici come Senec, Viessmann o SMA ad esempio, dal 2023 proporranno lo storage industriale all’interno dei progetti EPC (Engineering, Procurement and Construction) o PPA (Power Purchase Agreement). Con le loro nuove soluzioni le imprese e le attività commerciali potranno installare sistemi con capacità di accumulo fino a 1,5 MWh.

Più soluzioni a disposizione di installatori ed EPC permetteranno così di sbloccare anche il mercato degli accumuli trifase. Un mercato per il quale la domanda dal basso sta crescendo molto velocemente, per effetto in particolare degli aumenti dei costi dell’energia nel corso del 2022, ma che allo stesso tempo richiede prodotti affidabili, di qualità e maggiori competenze da parte dell’installatore. 

Una domanda che per essere esaudita deve poter contare su un’offerta industriale che sia sbloccata da semplificazioni e chiarificazioni dal punto di vista normativo, oltre che da un ampliamento dell’offerta di prodotti di base.

L’attuale potenziale degli impianti fotovoltaici industriali

Per il momento quindi si può guardare con ottimismo alla situazione attuale, cercando di intuire il potenziale degli impianti già esistenti.

Infatti nel 2022 molte imprese hanno deciso di investire in nuovi impianti fotovoltaici, sicuramente spinti dai forti rincari dei costi dell’energia, ma non tutti hanno scelto di aggiungere anche i sistemi di accumulo, fermandosi alla sola installazione degli impianti.

Forse perché non consapevoli dei vantaggi della tecnologia, oppure perché spaventati di rientrare tardivamente nei costi di investimento.

Il dato positivo invece proviene dal mercato esistente: negli ultimi due anni, per aumentare la quota di energia autoconsumata, diversi imprenditori hanno deciso di effettuare potenziamenti dei propri impianti fotovoltaici, e il 24% di questi ha riguardato proprio le installazioni di taglia commerciale e industriale. 

In questi casi, accanto al potenziamento dell’impianto fotovoltaico, alcuni clienti hanno chiesto anche l’installazione di un sistema di accumulo

I motivi principali? Negli anni, le abitudini energetiche delle aziende hanno subito delle profonde trasformazioni: in molte aziende, ad esempio, si è assistito a una progressiva elettrificazione dei consumi, soprattutto per quanto riguarda il riscaldamento e raffrescamento degli uffici, e per questo lo storage può risultare conveniente, e il giusto alleato per fornire energia nei momenti di maggior necessità. 

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