Come leggere il contatore fotovoltaico collegato al nostro impianto? Cosa abbiamo bisogno di sapere e quali sono i parametri da tenere in considerazione nella lettura?
Sappiamo bene come, quando si decide di optare per l’installazione di un impianto fotovoltaico nella propria casa, l’autoconsumo sia il primo mezzo di risparmio. Per sapere, però, quanto effettivamente il nostro impianto sta producendo e quanto stiamo consumando, è necessario saper leggere il contatore collegato.
Ecco, allora, qualche utile dritta su come decifrare il contatore e tenere sempre sotto controllo la produzione dell’impianto fotovoltaico.
Per prima cosa, è bene precisare che in un impianto fotovoltaico i contatori sono due e non uno solo come per la rete elettrica.
Mentre, infatti, nel caso del contatore GSE, quando è collegato al sistema elettrico domestico misura tutta l’energia che viene prelevata dalla stessa per soddisfare i bisogni dell’abitazione, nel caso di un sistema elettrico alimentato ad energia solare abbiamo il contatore di produzione e il contatore di scambio.
Il primo ha la funzione di conteggiare l’energia elettrica prodotta dall’impianto e indirizzata verso le utenze domestiche oppure nelle batterie di accumulo ed è posto tra inverter e sistema elettrico domestico.
Il contatore di scambio, invece, o “contatore bidirezionale”, ha una doppia funzione: da un lato misura tutta l’energia elettrica immessa in rete perché in eccedenza, dall’altro conteggia l’energia prelevata dalla rete elettrica in momenti in cui l’impianto fotovoltaico non produce abbastanza per il fabbisogno necessario, ad esempio durante le ore notturne.
Il contatore di scambio è posto tra l’impianto domestico e la rete elettrica di fornitura.
Come abbiamo detto, il contatore fotovoltaico di produzione misura tutta l’energia che il nostro impianto produce, ovvero la sua resa.
Questo può essere molto utile per monitorare lo stato di salute del nostro impianto fotovoltaico.
Nel momento in cui notiamo che la capacità di produzione si abbassa, può voler dire che l’impianto necessita di operazioni di manutenzione oppure che c’è un guasto ad uno dei componenti ed è richiesta una riparazione.
Leggere il contatore di produzione è un’operazione molto semplice. Basterà premere il pulsante del contatore finché non appare la voce “Immissioni” e poi “Periodo attuale”.
Premendo ancora il pulsante compariranno i valori dell’energia prodotta dall’impianto nelle varie fasce orarie F1, F2 e F3.
Le fasce orarie sono le stesse della rete elettrica:
Alle tre fasce orarie corrispondono, rispettivamente, i valori A1, A2 e A3 sul contatore. La produzione totale dell’impianto sarà data dalla somma delle tre numeriche.
I valori riportati si riferiscono all’attuale periodo di fatturazione. Continuando a premere il pulsante, invece, apparirà la dicitura “Periodo precedente”, che mostrerà i dati relativi al precedente mese di fatturazione.
Il contatore di scambio è un contatore bidirezionale che conteggia il flusso di elettricità in entrata e, dunque, prelevando dalla rete nazionale, e quello in uscita, ovvero tutta l’energia immessa in rete perché in eccedenza rispetto al proprio fabbisogno.
Potremo, così, monitorare l’elettricità venduta in conto scambio al nostro gestore nelle diverse fasce orarie che, dunque, avranno anche prezzi di vendita diversi.
Per tenere questo conteggio basterà premere il pulsante del contatore finché non vedremo comparire la voce “Prelievi” e poi “Periodo attuale”.
A questo punto avrete disponibili i valori A1 A2 A3 proprio come nel contatore di produzione che forniranno dati, però, relativi all’energia prelevata dal gestore.
Nel conteggio dei consumi totali, quindi, sarà da considerare sia l’energia elettrica prodotta dall’impianto e autoconsumata, sia quella prelevata dalla rete.
Continuando a premere il pulsante sul contatore comparirà la voce “Immissioni” con le relative voci suddivise per fasce orarie. In questo caso, però, i valori indicheranno l’energia immessa nella rete nelle diverse fasce orarie e venduta al GSE.
Se hai dubbi o desideri maggiori informazioni su come leggere il contatore fotovoltaico, puoi rivolgerti agli esperti Servicetec.
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4 Comments
Richiesta di chiarimento tecnico : Ho appena installato un impianto fotovoltaico, sta funzionando e immettendo corrente elettrica nel sito dell’abitazione. Non avendo un contatore bidirezionale posso causare danni o anomalie nell’attesa della sostituzione del contatore?
Posso lasciare l’impianto acceso o meglio spegnerlo nell’attesa?
Buongiorno Signor Magri,
La ringraziamo per aver posto la domanda che esprime un’esigenza comune anche da altri produttori.
E dunque, ci sono due aspetti di cui tener conto:
– Uno prettamente autorizzativo: in assenza di attivazione da parte del Gestore nessuno può produrre energia con un impianto collegato in parallelo alla rete pubblica.
– L’altro squisitamente pratico: senza un misuratore bidirezionale tutta l’energia immessa in rete da parte Sua, verrà vista dal misuratore monodirezionale come energia prelevata dalla rete per cui il kWh immesso sulla rete del gestore verrà contabilizzato dal distributore come energia che Lei ha prelevato dalla rete per suo fabbisogno.
Cordiali Saluti
Buongiorno,
ho un impianto fotovoltaico, regolarmente censito sul sito del GSE, ma io ho un solo contatore installato dall’enel e non due come indicate voi. E’ normale?
Gentile Enzo, grazie per averci contattati.
Di seguito la nostra risposta
Si, In caso di Cessione TOTALE. Nello specifico:
Per impianti inferiori a 20 kW c’è sempre un solo contatore installato da E-Distribuzione.
Per impianti sopra a 20 kW può essere normale nel momento in cui il Produttore abbia scelto di installare un contatore proprio di produzione
e quindi di Non avvalersi di E-Distribuzione per il sevizio di misura per l’energia prodotta.
Restiamo a Sua disposizione