Conoscere il rendimento fotovoltaico di un impianto è sempre una questione complessa soprattutto se non si è “addetti ai lavori”.
Per l’utente finale/produttore è sempre difficile capire se effettivamente l’impianto fotovoltaico si sta rivelando un buon investimento.
Installare un impianto fotovoltaico rappresenta un importante contributo al rispetto dell’ambiente ma costituisce al contempo un valido e comodo investimento. Capire quanto è possibile risparmiare dal suo utilizzo non sempre è facile.
In molti si pongono la classica domanda: da cosa dipende il rendimento fotovoltaico?
Dando per assodato che la progettazione abbia tenuto conto di fattori ambientali, dello storico dei consumi elettrici e che si sia indirizzata verso la migliore soluzione tecnologica ed impiantistica, e che l’installazione sia stata eseguita a regola d’arte, il ritorno economico dell’impianto fotovoltaico dipende prima di tutto dalla sua efficienza produttiva.
L’impianto fotovoltaico deve essere in grado di generare energia elettrica in maniera stabile, sicura e deve garantire prestazioni in linea con le previsioni formulate in fase di progettazione.
Per gli impianti la cui produzione elettrica è finalizzata all’autoconsumo, occorre sapere in ogni istante: quanto sto producendo, quanto sto auto consumando e quanti kwh sto immettendo nella rete elettrica.
Conoscendo questi tre dati sarà possibile valutare se l’impianto sta producendo al massimo delle sue potenzialità.
Il rendimento è sempre calcolato in condizioni standard con un irraggiamento di 1000W per ogni m2 di superficie, con temperatura di 25° e con una distribuzione spettrale uguale a 1,5.
Il rendimento dei moduli fotovoltaici non sono costanti ma variano in modo sostanziale in base a diversi fattori:
• caratteristiche e prestazioni degli inverter e degli altri componenti dell’impianto
• corretta esposizione all’irraggiamento solare dei moduli in funzione dell’andamento dei consumi nel corso della giornata;
• inclinazione dei moduli ed eventuali ombreggiamenti temporanei
• temperatura di esercizio dei materiali; essi tendono a ridurre le prestazioni in ambienti troppo caldi
• composizione dello spettro di luce.
Per quanto riguarda i moduli attualmente in commercio, grazie all’innovazione tecnologica la loro efficienza tenderà a crescere rendendo così l’installazione sempre più conveniente da un punto di vista economico.
La formula matematica per calcolare il rendimento fotovoltaico è la seguente:
Rendimento % = (Potenza / Superficie / 1000) x 100, dove la potenza è espressa in watt e la superficie di captazione dell’irraggiamento solare in metri quadrati.
Bisogna sapere che il rendimento fotovoltaico è influenzato anche da altri fattori; uno di questi è la temperatura di esercizio. Gli impianti funzionano al meglio ad una temperatura che si aggira intorno ai 25°C.
Considerando che alle nostre latitudini si possono raggiungere temperature anche intorno ai 40°C, è facile comprendere come il rendimento dell’impianto possa diminuire lievemente a causa del riscaldamento dei moduli.
Luogo comune da sfatare è quello secondo cui le prestazioni dei moduli subirebbero un decadimento nella misura dello 0,8% annuo a causa della loro obsolescenza. Il tasso di decrescita è di gran lunga inferiore.
Ben altri, invece, sono i fattori che dovrebbero essere osservati con tanto di “lente di ingrandimento”; ad esempio: il sedimentarsi di sporco e calcare sui bordi del frame, il crearsi di microlesioni determinate da un incauto passaggio sul vetro del modulo dei tecnici nel corso dell’installazione e/o della manutenzione, fenomeni di PID, ecc..
È molto importante richiedere sempre a quanto ammonta la garanzia del prodotto in fase di acquisto. E’ plausibile ipotizzare che vengano dismessi dopo un ciclo di vita di 20-25 anni, tant’è che i Produttori rilasciano garanzie sulla produzione pari a 20-25 anni.
Da ricordare che un altro componente importante per il rendimento fotovoltaico è il corretto dimensionamento dell’impianto stesso; per questo ci si avvale di appositi programmi applicativi (configuratore).
Gli impianti fotovoltaici sono caratterizzati da una “potenza di picco” indicata con kWp. Per avere un’idea della potenza di picco da installare, per rispondere efficacemente alle esigenze di un’utenza residenziale, si è soliti prendere in considerazione diversi fattori quali, ad esempio, produzione media di kWh l’anno del modulo per la zona di installazione, struttura quantitativa e qualitativa dei consumi elettrici annui, previsione dei consumi elettrici e termici negli anni a seguire, andamento del prezzo dell’energia elettrica, ecc..
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