A fine marzo 2018 il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) ha pubblicato il nuovo Rapporto sulle sue attività comprensivo di tutte le verifiche e i controlli effettuati nel corso del 2017.
A causa di un aumento delle violazioni e delle irregolarità negli impianti, il GSE ha incrementato il numero di controlli, accelerando i tempi anche nella chiusura delle pratiche di verifica già avviate e non ancora concluse.
Vediamo, allora, come farsi trovare preparati ad un’eventuale verifica del GSE, con un controllo accurato della documentazione in proprio possesso.
Nel nuovo Rapporto sulle attività pubblicato a fine marzo dal GSE un intero capitolo è dedicato proprio ai controlli e all’eventuale recupero degli incentivi concessi dal Governo, a conferma della crescente attenzione che l’ente sta dedicando a questa attività.
Nel corso del 2017, infatti, il GSE ha chiuso un numero di controlli molto più elevato che negli anni passati. Ha, di fatto, raddoppiato la sua capacità di chiudere le verifiche (anche quelle iniziate molti anni addietro), passando da 1.600 nel 2016 a 3.000 nel 2017.
Sono oltre 2.000 le pratiche chiuse nel 2017 che erano state avviate negli anni precedenti. Di tutti i controlli effettuati, il 54,7% ha avuto esito negativo o parzialmente negativo e, nel caso di 4 controlli su 10, è stata decretata dal GSE la perdita parziale o totale dell’incentivo richiedendo, dunque, il versamento della somma percepita come incentivo fino ad allora.
Le violazioni e le irregolarità sugli impianti sono aumentate in modo decisivo, arrivando a ben 4.212.
Tali violazioni sarebbero dovute, in buona parte, ad irregolarità effettivamente rilevanti sugli impianti.
In altri casi si tratterebbe di nuove violazioni inserite solo recentemente dal GSE tra quelle rilevanti, che possono portare alla perdita dell’incentivo.
Questo perché l’ente, di fatto, non ha mai fornito un elenco unico e definitivo delle violazioni ma aggiorna costantemente la lista, facendo potenzialmente divenire un’irregolarità quello che, di fatto, poteva essere solo un aspetto secondario fino a qualche anno fa.
L’unico modo per farsi trovare preparati ad un’eventuale verifica del GSE è di essere perfettamente consapevoli della condizione attuale del proprio impianto fotovoltaico e di avere tutta la documentazione burocratica necessaria, per verificare che sia tutto in regola.
Determinare la perfetta regolarità del proprio impianto FV può non essere così semplice perché è possibile che non sia stata un’unica azienda ad occuparsi dell’intero iter.
Sono in molti coloro che acquistano impianti fotovoltaici chiavi in mano, affidandone l’installazione ad altri professionisti e, magari, ricorrendo ad altre società per la gestione di ulteriori pratiche e attività amministrative.
Molto spesso accade anche che, qualora ci si sia rivolti ad un’unica azienda per la gestione dell’intero iter burocratico, questa oggi non esista più e, dunque, non sia più in grado di fornire tutta la corretta documentazione inerente l’impianto.
È necessario, quindi, verificare accuratamente la documentazione burocratica rivolgendosi ad enti competenti o a professionisti qualificati.
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